Esperto

Logo Biologico Unione Europea

Shampoo Biologico

Parliamo di un prodotto cosmetico universalmente conosciuto ed utilizzato da tutti: lo shampoo.

Ma come si è evoluto il mercato di questo comune prodotto di profumeria e toilettatura?
Se andiamo a ripercorrere il periodo storico dagli anni 50 ad oggi possiamo valutare come le caratteristiche funzionali e produttive di un cosmetico siano cambiate radicalmente.
Se negli anni del dopoguerra era determinante la presenza e la distribuzione del prodotto cosmetico, già negli anni 60-70 con il boom economico la scelta del consumatore si sposta verso una scelta consapevole dettata dall’esigenza del “Buono” e del “Prodotto di qualità”.
Negli anni 70-80 invece si fa avanti l’esigenza del “bello” ed inseguito invece durante gli ultimi decenni del millennio si fa strada il concetto del “sano e sicuro” e dell’”etico” fino ad arrivare ai giorni nostri con l’aumento dei consumatori che prediligono il prodotto “biologico e sostenibile”.
Non è facile districarsi nella selva dei prodotti biologici, ma cosa deve fare un attento consumatore per non prendere abbagli e fare una scelta consapevole?
Ricordatevi che i prodotti definito “biologici” devono avere una certificazione, che ribadisco non è necessaria per la commercializzazione degli stessi, ma è un plus che alcune ditte scelgono per i propri prodotti. Ecco allora spuntare una serie infinita di marchi e logo di numerosi enti certificatori che ognuno a proprio modo garantisce il biologico del prodotto.
Non esiste un disciplinare unico e riconosciuto ma ci sono diverse associazioni che cercano di imporre al produttore che vuole il bollino BIO un’impostazione formulativa ben precisa. Di seguito alcuni dei nomi più importanti e quotati con i loro logo che potete trovare sulle confezioni dei vostri shampoo (e altri prodotti) biologici:

Si differenziano per l’ambito geografico in cui operano ma i criteri di ecosotenibilità sono comuni.
Ma come si “valuta” l’aspetto biologico di uno shampoo?

 

Loghi certificazione Bio per cosmetici

Il marchio Biologico è sinonimo di qualità nei prodotti cosmetici?


Premesso che anche lo shampoo biologico deve mantenere la sua funzione di detersione del cuoio capelluto, ci sono degli aspetti formulativi da tenere in considerazione. Diverse materie prime hanno un indice biologico molto basso per la scarsa biodegradabilità o per il maggiore indice di bioaccumulo.
Sicuramente uno shampoo che vanta un claim biologico non conterrà siliconi o derivati siliconici, sostanze cationiche individuabili con il nome INCI Quaternium o Polyquaternium (dannosissime per gli organismi acquatici) o ancora sostanze di derivazione petrolifera, come il Carbopol.
Un dato importante è il Volume Critico di Diluizione cioè il valore che rappresenta la quantità di acqua minima necessaria per rendere innocua una determinata quantità di sostanza chimica per gli organismi acquatici. Non è un valore riportato in etichetta ma lo si può richiedere al produttore se si vuole avere la certezza di usare un prodotto eco-friendly.
Più basso è il valore per ogni singola sostanza maggiore è la biodegradabilità del prodotto e minore il suo impatto ambientale.
Ma il focus non si ferma al solo aspetto ambientale, perché il cosmetico biologico prende in considerazione anche aspetti come la delicatezza sulla cute e la sicurezza sulle persone, proprio quella parte della popolazione (oggigiorno ahimè in aumento) che soffre di disturbi di allergia legati alla miriade di sostanze chimiche contenuti in un singolo prodotto di detergenza.
Insomma orientarsi non è facile ed in attesa di uno standard europeo vi consiglio di verificare sempre il marchio di certificazione su ogni prodotto dichiarato biologico.

Valeria Zuliani

APPROFONDISCI CON:
Detergenti  

WE LOVE HAIR

Blog professionale per la cura ed il benessere dei tuoi capelli