Style

Il look e lo style dei capelli di Andrea Superstyle

Unico con Stile, Andrea Superstyle ci racconta il suo look

Look Capelli: la parola ad andrea superstyle

In un mondo in cui talent e social sono diventati le porte d'ingresso privilegiate per accedere all’ambiente dello spettacolo, esistono ancora persone che si fanno strada alla vecchia maniera, attraverso un percorso di crescita professionale e interiore che le porta, a un certo punto e forse senza che nemmeno loro se ne rendano pienamente conto, ad essere universalmente riconosciute come Artisti con la A maiuscola. Una di queste persone è Andrea Superstyle: performer Artist, ha lavorato per la televisione e  nei migliori club europei ma non gli piace che la vita si riduca a un programma prefissato. Lunatico e camaleontico, Andrea è una persona che ama esprimere il suo ideale di libertà con ogni fibra del suo essere, trasformando ogni momento in un'esperienza unica, fantasiosa e creativa. Proprio come il suo look, che oggi ci racconta in esclusiva!
D. Ciao Andrea, grazie per dedicarci un po’ del tuo tempo! Cominciamo subito a parlare del tuo look. Quanto tempo impieghi al giorno per la cura dei capelli?
Dipende dagli impegni, ci sono giorni in cui non si può peccare con l'hairstyle e altri invece dove anche un mood più easy può funzionare. Mediamente, se non ho incidenti di percorso, sono abbastanza veloce: con un'ora scarsa me la cavo, lavaggio compreso! Avendo i capelli lisci e corti la "phonata e via" è sempre più sbrigativa, un po’ di lacca e il gioco è fatto. Se invece decido di arricciarli con il ferro, lì la storia si complica.
D. Quali genere di prodotti utilizzi per la cura dei capelli?
Mi uccidete se vi dico che non uso nulla a parte uno shampoo biologico?
D. Il biologico ci piace sempre, quindi sei salvo! Passiamo a una domanda più personale: quando si tratta di look, a cosa diresti no?
Direi di no al capello lungo o medio da uomo, non perché non mi piaccia sugli altri ma perché con i miei lineamenti è un taglio che non si presta. Mi piacciono i tagli prevalentemente corti e ammetto che ho un debole per gli anni '80, ma anche altri periodi mi piacciono molto, per esempio gli anni '40 e '50.
D. Siamo appena entrati nel vivo dell’estate. Quali sono i tagli e i colori di tendenza per questa stagione?
Ad essere sincero non seguo i trend, preferisco  scegliere da me. Non mi interessa se il mio gusto può essere definito moderno o meno, è il mio e questo già mi basta. Penso che lo stile sia un modo di espressione ed una estensione della nostra interiorità, un qualcosa che ci rappresenta e che racconta. Sia chiaro, il mio rispetto è totale verso le persone che lavorano in questo campo come trend setter, dico solo che non sento il bisogno di cercare trend da fonti esterne. Siamo costantemente bombardati da input, colori e forme attorno a noi. Si vedono da un po’ di tempo molti tagli old school maschili, sinceramente mi piacciono anche se vedo teste "fotocopiate" e poco personali, come accadeva tempo fa con le barbe. Penso sia molto importante l'autenticità e il "vero".
D. Quindi qual è il tuo taglio preferito?
Non ne ho uno in particolare, a volte mi piace essere più pettinato ed elegante, altre più rock… Dipende da come mi gira, ma in generale per me è fondamentale avere un taglio versatile. Direi comunque che uno dei miei tagli preferiti è cortissimi ai lati, lasciando sopra una lunghezza con un margine di gioco.
D. Ti spaventa l’idea di perderli?
Certo, credo non sia una cosa piacevole. Ma a trent’anni non vedo cedimenti, quindi… Speriamo bene! Se dovessi avere questo problema vedrò come risolverlo, ma nel frattempo non rinuncio alla mia tinta blue che ormai fa parte di me da molti anni.
D. Schiariture dei capelli: per l’uomo sono concesse?
Tutto è concesso se fatto con gusto.
Il look dei capelli di Andrea SuperstyleD. Qual è il tuo modello di uomo, in quanto a look?
Ho un debole per tutto ciò che è di classe. Non prediligo gli accessori sul maschio, come collane, anelli e bracciali: in linea di massima penso che gli accessori siano spesso di troppo e distolgano l'attenzione dal soggetto. Mi piacciono i contrasti nel look: eleganza, buon accostamento di colori e perché no, anche l’eccentricità è concessa al punto giusto. É sempre un rischio osare, bisogna saper esattamente dove fermarsi. Anche un look sportwear o casual può essere perfetto. Come uomo ideale potrei fare il nome di Jonathan Rhys-Meyers, trovo abbia uno charme e un fascino palpabile oltre ad avere un viso di una bellezza quasi imbarazzante. Classico esempio di bellezza e dannazione. Ammetto però che negli ultimi anni credo gli sia scappata un po’ la mano con le iniezioni, non ce n'era bisogno.
D. All’inizio ti abbiamo definito camaleontico: questo perché seguendoti abbiamo notato come cambi look in base ai diversi set in cui ti sei trovato a lavorare. Ci racconti qualcosa?
Ho lavorato più che altro in televisione, per Mediaset. Nei primi anni, per esempio, con il Chiambretti Night dovevo giustamente lasciare carta bianca in quanto i ruoli che coprivo lo richiedevano. Successivamente ho cercato di metterci del mio e devo dire che nell'ultimo programma al quale ho partecipato come cast (il Chiambretti Supermarket) ho avuto totale libertà nel look. Questo mi ha appagato molto a livello personale. É fondamentale nella vita dimostrare di avere una testa e qualcosa da dare.
D. Quando viaggi, quali strategie usi per arrivare impeccabile alla meta?
Se parti impeccabile, arriverai più o meno impeccabile anche alla meta. Per il resto, un bagno per un'aggiustatina lo si trova sempre.
D. Nel tuo beauty non può mai mancare…
Spazzolino da denti, crema viso, profumo e mascara per i baffi.
D. Per te quali sono le regole d’oro per mantenere i capelli sani?
Un'alimentazione corretta e varia.
D. E infine la domanda da 100 milioni di euro… Come ti vedi fra 10 anni?
Proprio come mi vedo adesso… o per lo meno con lo stesso spirito!

 

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